29/04/11

primo maggio reprise

l'anno scorso, il primo maggio l'abbiam passato a Padova, tra Giotto, le Piazze, Checchi, moecche e sarde in saor. c'eravamo io, gli splendidi, gli splendidini, arcureo, mich e ste. (tengo a precisare, Mich, che quando ho incontrato Cannavaro, la scorsa settimana, vi ho ufficialmente invitati per la replica). io me la ricordo come una giornata splendida. a bere vino bianco sotto la pergola. con Checchi che, ad un certo punto nel pomeriggio, semplicemente se n'è andato lasciandoci lì - finché ne avevamo voglia -.
ci sono occasioni in cui lasciar semplicemente scorrere il tempo mi fa sentire una "signora". prendere la mia giornata e farmi trascinare dalla lentezza, dalla calma e dal  puro piacere della pigrizia mi fa sentire enormemente ricca. mi sembra, in quei momenti, che non ho bisogno d'altro. 
mi piace godere di queste bolle di calma nelle quali mi pare che l'unica cosa sensata da fare sia continuare a rimanere seduti, guardarsi negli occhi e chiacchierare.  

27/04/11

Padova - Altamura A/R

potrei dire che è la coglionaggine che mi contraddistingue, quella che mi ha fatto dimenticare di prenotare il treno per tempo. potrei dire che è la assoluta coglionaggine che mi contraddistingue quella che mi ha fatto dimenticare di prenotare in tempo anche l'aereo. ma secondo me era l'inconscio conscio di aver voglia di viaggiare faticosamente, che era tanto che non lo facevo.
l'auto mi piace, mi piace esere padrona dei miei tempi e dei ritmi. mi piace fermarmi ai Pavesini per mangiare un panino al volo o comprarmi una rivista che tanto non leggerò perché devo guidare. mi piace arrivare stanca della fatica che ho fatto. col viaggio che pesa sulle spalle.
mi piace segnarmi l'orario di partenza e i chilometri percorsi. ho un quadernino dove annoto le tappe. è abbastanza inspiegabile visto che poi, di quei numeri e di quelle ore non me ne faccio nulla però mi piace farlo. (giovedì ore 21.23 - Padova) (venerdì ore 03.15 - Roma). ci metto tanto a viaggiare. soprattutto di notte è un miracolo se supero i cento. ma a quella velocità viaggiare mi pare un piacere e non un dovere. si corre quando si è in ritardo. se stai andandotene in vacanza. se stai raggiungendo il tuo fidanzato addormentato a casa puoi prenderti tutto il tempo che ti va e a me piace farlo.

venerdì sera, quando lui è salito in auto per il tratto successivo, gli ho dato il mio quadernino con la penna e gli ho detto scrivi, sono le 17.45 e siamo a Roma, lui mi ha guardato preoccupatissimo e ha detto "questa è una cosa da psicopatici..."

invece secondo me è bello mettere dei punti fermi. identificare il tempo che è passato e lo spazio che hai percorso. alle 17.45 eravamo a Roma, qualche ora dopo eravamo in Puglia, il giorno prima ero in Veneto. 

a me piace.